Perché viaggiare fa bene?
di Alex Vigliani
Viaggiare fa bene, lo dice la scienza, ma anche se non ce lo dicesse la scienza, sappiamo benissimo che è così.
Lo abbiamo provato sulla nostra pelle nei terribili mesi di chiusura della pandemia!
Viaggiare è fare nuove esperienze, aumenta la capacità di gestire i propri sentimenti e la risoluzione di situazioni stressanti, la mente si libera ed è – come dice una canzone – come un paracadute. Se è chiusa, se non si apre, allora a cosa serve?
Cambiare la propria mappa mentale, il proprio punto di vista. Guardare da altre prospettive, imparare nuovi paesaggi non è solo il piacere di incontrare il bello. Ma è molto di più.
Il viaggio rende aperti a nuove cose, quindi alle novità in generale.
Il viaggio migliora la memoria, la chiarezza mentale e la pazienza. Questo può essere un modo molto utile per superare una perdita di una persona cara, per superare un dolore in generale o un periodo turbolento.
Ci hai mai pensato a quanto ti faccia bene viaggiare?
A quanto faccia bene muoversi?
Il viaggiatore è qualcuno che si muove per l’incontro. Una buona palestra per comprendere l’altro, non credi?
Sfuggiamo dalla vita quotidiana, dalla routine, usciamo dalle nostre mura.
Quel che possiedi alla fine ti possiede, è una citazione da un libro di Palahniuk. Sfuggire dalle cose che possiedi non è forse un buon modo di riprendersi la propria libertà?
Allora viaggia, respira, ama e riempiti gli occhi di bellezza perché la vita, questa vita, è una e viaggiare è come aprire un libro in cui la storia da leggere è da scrivere con le rime della tua esistenza.