Benvenuto autunno meteorologico, il significato della parola “Autunno”
di Alex Vigliani
Siccità. In tante zone d’Italia così si traduce l’estate appena trascorsa. I soliti imbecilli, ignoti, cui il caldo dà alla testa, ad appiccare incendi e rendere l’aria ancora più rovente.
Altrove, invece, piogge e temporali con qualche effetto collaterale dato dallo scontro tra masse d’aria calda d’origine africana e quelle più fresche.
Un estate in cui il “cammello africano” si è fatto sentire. Ha trovato una strada e da lì l’ha percorsa più e più volte, relegando in un angolo il tanto caro e più mediterraneo anticiclone azzorriano.
Ora, però, è primo settembre ed è tempo di voltare pagina.
Entra l’autunno meteorologico, quello del primo settembre, diverso dalla stagione astronomica che invece ritroviamo più o meno puntuale tra il 21 e il 22 settembre (quest’anno, come nel 2020, l’equinozio ci sarà il 22 settembre).
Si fa strada dunque la variabilità e un cielo meno terso. Con esso, si spera, le tanto agognate piogge che saranno ristorazione su tante terre che stanno soffrendo l’assenza di pioggia.
Il cervo nobile, re dell’Appennino, si schiarisce la voce. Pronto con il suo bramito a irrompere nella tranquillità del bosco pastello. Nei castagneti sarà pronta la raccolta, alla prima gelata verrà il tempo per la rosa canina e così via. Forse da questa possibilità di raccolto arriva la parola autunno, la cui etimologia è da ricollegarsi al verbo latino augere: aumentare, arricchire, il cui participio passato auctus + la desinenza -mnus danno origine al latino autumnus. Rintracciamo la radice sanscrita av- o au– che esprime l’idea del saziarsi, del godere.
A tutti, dunque, auguriamo nuove rinascite, rinnovati progetti e la carica in levare dell’autunno!